natura con alberi e nebbia

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FAQ

Recupero legno e ingombranti

L’impianto provvede al recupero delle parti buone degli ingombrati trattati e le lavora per produrre essenzialmente i blocchi distanziatori necessari alla produzione di pallet. Il mercato dei pallet è un segmento molto vivo con una forte richiesta di prodotto, la possibilità di recuperare dal legno questi moduli permette di innescare una dinamica di circolarità molto efficace, che alimenta una domanda costate di pallet.

Certo che sono sufficienti. Quando si realizzano impianti di questo genere per il recupero di materiali, per la valorizzazione dei rifiuti, si cerca di fare in modo che essi siano grandi a sufficienza per essere efficienti, sia da un punto di vista ambientale sia da un punto di vista economico.

No, non è possibile conferire direttamente all’impianto da parte dei privati cittadini. Per questo ci sono i Centri di Raccolta organizzati sul territorio dalle aziende che si occupano della raccolta come Sei Toscana qui da noi oppure i ritiri dedicati a domicilio proprio ai rifiuti ingombranti. Sarà poi l’azienda territoriale che porterà i materiali da recuperare presso il nostro impianto per le operazioni di recupero.

Recupero metalli preziosi da RAEE

Gli impianti di trattamento dei RAEE sono registrati per sub-categorie, ovvero per le tipologie di RAEE che, pur appartenendo ad un medesimo raggruppamento, necessitano di un trattamento particolare e differenziato.

Certo che sono sufficienti. Quando si realizzano impianti di questo genere per il recupero di materiali, per la valorizzazione dei rifiuti, si cerca di fare in modo che essi siano grandi a sufficienza per essere efficienti, sia da un punto di vista ambientale sia da un punto di vista economico.

I metalli preziosi che saranno recuperati nell’impianto di Valdarno Ambiente sono oro, palladio e argento. Il grado di purezza di questi metalli sarà così elevato (superiore al 99,9%) da consentirne l’utilizzo nelle attività manifatturiere dedicate alla lavorazione di accessori metallici per il settore dell’alta moda (borse, scarpe, cinture) o alla produzione di gioielli. In via preferenziale, i metalli preziosi recuperati saranno destinati alle primarie Aziende presenti nei distretti industriali moda e orafo delle province di Arezzo e Firenze. Non si prevede invece di utilizzare l’oro recuperato come “oro da investimento”, tipicamente custodito nelle banche come bene rifugio. In ogni caso, per essere autorizzata a commercializzare metalli preziosi, Valdarno Ambiente si iscriverà alla Banca d’Italia come “operatore professionale in oro”.

I Cittadini devono conferire i propri RAEE presso un Centro di Raccolta autorizzato o un Rivenditore di apparecchiature elettriche ed elettroniche. I RAEE sono raccolti e stoccati in modo differenziato per tipologia, ovvero per raggruppamento, prima di essere inviati agli impianti di trattamento, dove avvengono le operazioni finalizzate al loro recupero e riciclo. La raccolta differenziata dei RAEE è organizzata nei seguenti cinque raggruppamenti: R1 (Freddo e Clima: frigoriferi, condizionatori, congelatori, etc.), R2 (Grandi bianchi: lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, cappe, forni, etc.), R3 (TV e Monitor: televisori a tubo catodici, LCD, plasma, etc.), R4 (Piccoli elettrodomestici: pc e apparecchi informatici, telefoni, pannelli fotovoltaici, apparecchi illuminanti, etc.), R5 (sorgenti luminose: lampadine a basso consumo, lampade e led, lampade a neon, etc). I Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (i RAEE, appunto) possono essere riconsegnati ai negozi che vendono le apparecchiature nuove (negozi che a loro volta provvederanno all’avvio a recupero) o portati ai Centri di Raccolta sul territorio. All’impianto arriveranno invece direttamente le schede elettroniche – il cuore delle apparecchiature – e solo dal trattamento specifico di esse sarà possibile estrarre i metalli preziosi in esse contenuti.

L’impianto di Valdarno Ambiente recupererà rame e metalli preziosi a partire da schede elettroniche provenienti dai RAEE del raggruppamento R3 (televisori e monitor) e del raggruppamento R4, che comprende i piccoli elettrodomestici (ad esempio aspirapolvere, ferri da stiro, frullatori), l’elettronica di consumo e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ad esempio computer, stampanti, telefoni cellulari). I RAEE potranno essere sia di origine domestica che professionale, ovvero prodotti da attività commerciali, industriali, istituzionali e di altro tipo. In entrambi i casi, le schede elettroniche che saranno trattate nell’impianto sono identificate con il Codice Europeo dei Rifiuti 16 02 16.

Recupero carta e cartone

Certo che sono sufficienti. Quando si realizzano impianti di questo genere per il recupero di materiali, per la valorizzazione dei rifiuti, si cerca di fare in modo che essi siano grandi a sufficienza per essere efficienti, sia da un punto di vista ambientale sia da un punto di vista economico.

Dobbiamo chiarire una cosa. Quando si parla di smaltimento si intende un’operazione precisa, come ad esempio l’avvio a discarica di quei rifiuti dai quali non si può recuperare proprio nulla. Nel caso invece di carta e cartone – come di altre frazioni che tipicamente raccogliamo in casa – parliamo per davvero di risorse e non di rifiuti perché da tali frazioni è possibile recuperare – appunto – nuove materie da riutilizzare o riciclare in nuove produzioni. Questo facciamo nei nostri impianti, dare un valore a materiali che sono ancora preziosi e che non meritano di essere smaltiti come rifiuti. In ogni modo quindi, sì, il nostro Ufficio Commerciale supporterà l’Azienda nelle diverse fasi di gestione del rifiuto per l’avvio a recupero della carta o cartone in conformità alla legislazione vigente:
• verificherà la corretta attribuzione del codice di identificazione del rifiuto rispetto all’Elenco Europeo dei Rifiuti (EER),
• controllerà le modalità di deposito nel luogo di produzione per una efficiente raccolta differenziata,
• formulerà la migliore offerta per l’avvio a recupero del rifiuto e, se necessario, per il noleggio di cassoni, compattatori o altri sistemi di raccolta e/o per il trasporto presso il nostro impianto.

No, non è possibile. Gli impianti come il nostro non sono abilitati al servizio diretto ai privati cittadini. Per questo ci sono le aziende del territorio come Sei Toscana che si occupano proprio di ritirare le frazioni da avviare poi al recupero negli impianti dedicati. I cittadini possono portare i loro rifiuti di carta e cartone anche ai centri di raccolta e da lì saranno portati a noi per la separazione e il recupero.

Le principali tipologie di carta e cartone (rifiuti cellulosici) ammesse in impianto sono tre:
• i rifiuti degli imballaggi in carta e cartone (EER 15 01 01);
• carta e cartone (EER 20 01 01) – come carta da ufficio, giornali, riviste, volantini pubblicitari, scatole, scatoloni, imballaggi – rifiuti che provengono da attività commerciali, artigianali e industriali che possono conferire al di fuori del servizio pubblico;
• imballaggi compositi (EER 15 01 05) ossia imballaggi costituiti da poliaccoppiati utilizzati ad esempio negli involucri cartonati per alimenti (latte, bevande, succhi di frutta).

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