UN IMPIANTO PREDISPOSTO PER RICEVERE FLUSSI STIMATI DI 60.000 TONNELLATE ALL’ANNO DI RUI
Selettore biomeccanico RUI
l distretto Valdarno Ambiente prevede l’installazione e la messa in funzione di un impianto di trattamento tramite selezione meccanica e biostabilizzazione del rifiuto urbano indifferenziato che accoglie flussi dall’ATO Toscana Sud e che vengono successivamente avviati a smaltimento negli impianti finali determinati dall’ATO stesso.
Come avviene la separazione della frazione umida dei rifiuti indifferenziati
Da un punto di vista tecnico l’impianto serve per eseguire un trattamento composto di due fasi: una meccanica e una biologica. Lo scopo è quello di distinguere la frazione umida dei rifiuti indifferenziati dalla frazione secca.
Mentre la prima poi è destinata a processi quali la digestione anaerobica o il compostaggio, la frazione secca può essere a sua volta riciclata (carta, plastica, vetro, etc.) oppure utilizzata come combustibile o per essere stoccata in siti appositi.
La fase meccanica viene condotta con nastri trasportatori, magneti industriali, separatori galvanici, vagli di diverso tipo e macchine spezzettatrici che separano e, appunto, triturano i rifiuti. La fase biologica invece avviene grazie alla scissione biochimica della componente biodegradabile dei rifiuti tramite l’azione di microrganismi in condizione di anaerobiosi.
La portata e i flussi
75.000 t/a
RUI
L’attività è garantita da apposita convenzione con ATO Toscana Sud e con programmazione annuale decisa dalla stessa Autorità di Ambito. L’impianto è predisposto per ricevere flussi stimati nell’ordine di 60.000 t/a di RUI provenienti dal Valdarno aretino e fiorentino, dalla provincia di Arezzo e dalla Valdisieve.