Valdarno Ambiente sostiene la tutela delle risorse idriche per la quale Iren è in prima linea con la strategia “Circular Water”, che ha come obiettivo la riduzione delle perdite di rete e l’incremento della capacità di depurazione.
L’acqua sta diventando sempre di più un bene prezioso, ma anche a rischio. A causa da una parte della siccità e dall’altra delle perdite, il problema idrico si fa sempre più sensibile e richiede soluzioni urgenti e concrete. Ad aiutare nell’affrontare tali criticità interviene la strategia “Circular Water” che si basa sulla tutela della risorsa idrica attraverso il recupero delle acque meteoriche e la reintroduzione dell’acqua depurata attraverso, per esempio, la valorizzazione dei fanghi di depurazione.
Valdarno Ambiente, nelle attività svolte all’interno del nuovo impianto per il trattamento delle schede elettroniche provenienti dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche di Podere Rota a Terranuova Bracciolini (AR), rispecchia i canoni della tutela della risorsa idrica, rimettendo in circolo l’acqua adoperata per la lavorazione.
Le opportunità offerte dal PNNR
Nel 2022 è stato previsto un investimento di 4,3 miliardi di euro, da fondi PNNR, per migliorare la qualità dell’acqua e realizzare 25.000 chilometri di nuove reti per la distribuzione. In questo senso sono state 4 le misure studiate: nuove strutture idriche primarie per 2 miliardi di euro; riparazione, digitalizzazione e monitoraggio per diminuire le perdite di acqua per 900 milioni di euro; potenziamento e ammodernamento del sistema irriguo nel settore agricolo per oltre 800 milioni di euro; depurazione delle acque reflue da riutilizzarsi in agricoltura e manifattura per 600 milioni di euro.
Nel 2024 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha assegnato un miliardo di euro aggiuntivo con la rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’obiettivo è ridurre la dispersione di acqua potabile modernizzando le reti e assicurando sistemi di controllo per monitorare le aree più fragili.
Ad oggi, sono stati assegnati 1.900 milioni di euro per 103 interventi. Le risorse aggiuntive consentiranno di ampliare l’investimento, che si propone di costruire almeno 45.000 km di rete idrica a livello distrettuale entro il 31 marzo 2026.
Gli obiettivi
In questo senso l’obiettivo di Iren è quello di passare dal 33% al 20% di perdite idriche nel 2030 con il passaggio dal 56% al 90% di copertura della rete. Un passo importante per individuare la dispersione e perfezionare la gestione integrata della risorsa idrica.
Nel 2023, l’ARERA ha confermato le società del Gruppo Iren tra i migliori operatori a livello nazionale “per le performance di qualità tecnica conseguite nel biennio 2020-2021. La percentuale di perdite di rete si attesta al 31,1% (30,4% nei territori storici), registrando una riduzione rispetto al 2022 (31,3%), con livelli decisamente inferiori alla media nazionale del 41,2%”.
Tra tutti gli interventi per salvaguardare le risorse idriche è comunque sicuramente da incentivare la sensibilizzazione dei cittadini. Promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’acqua e incoraggiare comportamenti virtuosi nella vita quotidiana rappresenta un passo fondamentale per ridurre gli sprechi. In questo senso, è essenziale incentivare l’adozione di buone pratiche che non siano soltanto teoricamente sostenibili, ma che possano essere facilmente integrate nelle abitudini delle persone, dimostrandosi concretamente efficaci e durature nel tempo.